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Chi Siamo

Dal "Fondo" al CIMALA EBAT


Il 3 gennaio 1970, le Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro (Unione Prov.le Agricoltori, Federazione Prov.le Coltivatori Diretti) e dei lavoratori ( Federbraccianti CGIL, FISBA-CISL UISBA-UIL), stipularono un accordo che prevedeva la costituzione di un Organismo denominato “Fondo”, avente come compito precipuo l’integrazione economica delle indennità di legge corrisposte ai lavoratori, in caso di malattia od infortunio.

L’iniziativa sindacale fu accolta con molto favore negli ambienti dei lavoratori, in quanto l’Ente costituito assicurava loro prestazioni economiche in particolari situazioni di bisogno. Sin dall’inizio, l’attività del “Fondo” è stata molto proficua, facendo registrare un crescente interesse che si manifestava con l’inoltro di domande di integrazione sempre più numerose. Di ampio respiro sociale, l’ Ente fu subito percepito come punto di riferimento dai soggetti che, in quanto impediti, erano privi di mezzi di sostentamento e di qualsiasi reddito da lavoro. In data 21 ottobre 1999, il “Fondo” lasciò il posto ad altro Ente, costituito con atto pubblico e con denominazione “CASSA INTEGRAZIONE MALATTIA ASSISTENZA LAVORATORI AGRICOLI (CIMALA)”, avente analoghi scopi e con interventi in un’area più ampia nel campo dell’assistenza. Infatti, nel quadro delle prestazioni corrisposte, oltre all’indennità integrativa di malattia ed infortunio, la Cassa non ha trascurato di considerare altre situazioni di particolare disagio, attenuandone gli effetti con l’erogazione di contributi e sostegni economici.

Il Comitato di gestione è l’ Organo di amministrazione dell’Ente, che decide e delibera misure e prestazioni in favore dei lavoratori, nel rispetto del Regolamento e delle norme statutarie. Oltre all’integrazione dell’indennità di malattia o di infortunio, la Cassa assicura misure economiche anche nei seguenti casi:

Morte del lavoratore per infortunio o “ in itinere”;
Contributo scolastico ai figli disabili dei lavoratori;
Integrazione del trattamento economico della CISOA;
Copertura dei 3 giorni di carenza non indennizzati dall’INPS, corrispondendo un trattamento economico pari al 100% del salario giornaliero contrattuale;
Contributo spese immatricolazione Università.


Della Cassa si è detto abbastanza nella narrativa che precede.

Ora, brevi cenni sulla identità dinamica del nuovo Ente.

Una forte spinta evolutiva della operatività della CIMALA è scaturita dalle innovazioni legislative intervenute negli ultimi tempi, che hanno molto valorizzato gli Organismi Bilaterali e, con essi, le Parti sociali che degli stessi sono soggetti costitutori. La CIMALA, per quanto innanzi è stato riferito ed illustrato, pur conservando la potestà nel continuare ad erogare le prestazioni economiche ai lavoratori, ha assunto, con opportune modifiche statutarie, prerogative di maggior rilievo e più incisive nel mondo del lavoro.

E’ diventata C.I.M.A.L.A. – E.B.A.T.,  un esplicito Ente Bilaterale.

Tali Enti, attualmente sono considerati di rilevante importanza ed utilità nel tessuto sociale, soprattutto per i compiti e funzioni che essi svolgono a tutela del mondo del lavoro e dei lavoratori agricoli, nel caso che ne occupa. Tanto, è stato ampiamente riconosciuto dal Legislatore, il quale degli Enti Bilaterali ha promosso il ruolo operativo, ritenendo con ciò di farne idonei soggetti cui affidare la gestione di importanti compiti ed iniziative.

Di qui, la necessità di dar vita ad un nuovo Ente che, nel rispetto di vigenti disposizioni di Legge, potesse adottare efficaci misure di prevenzione e protezione della salute e dell’incolumità degli operai sui luoghi di lavoro. Infatti, in data 24 maggio 2016, con atto pubblico, è stata costituita la “Cassa Integrazione Malattia Assistenza Lavoratori Agricoli – Ente Bilaterale Agricolo Territoriale – C.I.M.A.L.A. – E.B.A.T. “avente lo scopo prevalente di operare, creando,  con iniziative appropriate, condizioni di protezione per i soggetti esposti ai rischi sui luoghi di lavoro. Vari sono i compiti e le funzioni assegnati agli Enti Bilaterali, ma quello che maggiormente si impone, per importanza e peculiarità, è la sicurezza sui luoghi di lavoro, la quale sicurezza si persegue attraverso la:

1) Sorveglianza sanitaria, ricorrendo alle convenzioni con le ASL, per effettuare le visite mediche preventive preassuntive ovvero, mediante convenzioni, con i medici competenti, in caso di esposizione a rischi specifici. Tali visite riguardano, in particolare, i lavoratori agricoli stagionali;

2) Informazione e formazione , è un adempimento che viene assolto con la consegna ai lavoratori di appositi documenti certificati dalle ASL, ovvero dagli Enti Bilaterali, contenenti istruzioni volte a preservare l’incolumità e la salute dei lavoratori negli ambienti di lavoro.

Ai lavoratori provenienti da altri paesi, deve essere garantita la comprensione della lingua utilizzata nei documenti relativi all’ informazione e formazione.

Per quanto riguarda la formazione, intesa in senso stretto, è l’attività formativa e di aggiornamento rivolta sia ai lavoratori che ai datori di lavoro e può essere svolta direttamente dagli Enti Bilaterali, essendo essi riconosciuti idonei soggetti formatori. Tale attività, giova sottolineare, è svolta avendo sempre come riferimento la prevenzione e la protezione dei soggetti sui luoghi di lavoro.

In conclusione, senza indugiare su altre argomentazioni, quanto innanzi descritto rappresenta, nel suo complesso, il quadro operativo della CIMALA-EBAT.

al Servizio

del settore Agricolo

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